I tempi del divorzio: quanto dura e come si può accelerare la procedura

I tempi del divorzio: quanto dura e come si può accelerare la procedura

Se una coppia è in crisi e si rende conto di voler prendere strade separate e porre fine al matrimonio, prima di poter divorziare definitivamente deve necessariamente passare un periodo di separazione legale. Con il divorzio gli effetti civili del matrimonio cessano completamente, mentre con la separazione questi obblighi (coabitazione, fedeltà, comunione dei beni, se presente) vengono messi in pausa momentaneamente, nell’attesa o di una riconciliazione o, appunto, del divorzio. Per quanto riguarda le tempistiche per arrivare al divorzio, invece, bisogna fare le opportune differenze tra divorzio consensuale e divorzio giudiziale. In ogni caso, è importante avvalersi di un avvocato per separazione a Bologna, ovvero di un avvocato divorzista, che sia quindi un esperto nell’ambito del diritto di famiglia.

Divorzio consensuale e divorzio giudiziale: quanto tempo ci vuole

La legge n° 55 dell’11 maggio 2015 ha istituito il divorzio breve, che di fatto ha abbreviato notevolmente le tempistiche per poter ottenere il divorzio. Nel divorzio consensuale i due coniugi sono d’accordo tra loro riguardo la visione del proprio futuro (sulle questioni economiche e quelle relative agli eventuali figli presenti) e, di conseguenza, la sentenza di divorzio può essere ottenuta anche dopo soli 6 mesi di separazione. Le tempistiche medie vanno da 2 a 9 mesi dal deposito del ricorso. Si tratta di una procedura stragiudiziale, che evita il ricorso al tribunale.

Nel divorzio giudiziale, invece, non è stato possibile trovare un accordo tra i due coniugi e quindi si è reso necessario il ricorso al giudice in Tribunale. Attualmente, con la nuova legge, è possibile far passare un anno dalla separazione per poter procedere con il divorzio. Prima del 2015 bisognava far passare tre anni. Il tempo medio per concludere un divorzio giudiziale è di circa 508 giorni

Come procedere con il divorzio breve: quando c’è bisogno della separazione

Anche se, prima del divorzio, generalmente è necessario passare per la separazione, ci sono dei casi in cui la separazione non è necessaria. Questi casi sono: matrimonio non consumato, condanna di uno dei due coniugi per aver commesso un reato grave nei confronti del coniuge stesso o di un altro componente della famiglia, cambio e riassegnazione del sesso di uno dei due coniugi o annullamento o scioglimento del matrimonio all’estero da uno dei due coniugi, nel caso in cui sia cittadino straniero.

Il divorzio congiunto viene presentato in maniera congiunta da entrambi i coniugi e può procedere con la negoziazione assistita da avvocati (che è meglio siano uno differente per ogni coniuge). L’avvocato si occupa della redazione di un’apposita domanda da presentare al Tribunale competente (quello di domicilio o residenza di almeno uno dei due coniugi) nella quale inserisce tutti gli accordi a cui sono giunti i due coniugi circa le principali questioni economiche e riguardanti gli eventuali figli minori, se presenti (la tutela dei minori è un argomento fondamentale in caso di divorzio). Entrambi i coniugi vengono poi invitati a comparire dinnanzi al giudice in una precisa data stabilita.

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