I tarli del legno: come riconoscerli
Il legno può essere un materiale davvero versatile ed elegante, per tale ragione è presente in gran quantità nelle case e nelle abitazioni di molte persone. Naturalmente, è giusto dire che questo materiale, che può risultare davvero ecologico, può essere fonte di grande fastidio, perché molto spesso i tarli del legno si intrufolano nei mobili, nelle sedioline armadi e iniziano a rosicchiare tutto ciò che possono.
Dunque, nell’acquisto del legno ci sono altri vantaggi e degli svantaggi, che naturalmente bisogna tenere in considerazione. Il legno viene molto spesso infestato da questi piccoli animali, che sono i tarli oppure le termiti, io per eliminarli bisogna attuare delle azioni davvero forti e potenti, nonché ricorrere a degli specialisti che possano valutare la gravità del danno e aiutare poi nella rimozione. Molto spesso, è addirittura necessario utilizzare delle tecnologie avanzate per eliminare dalla propria abitazione tutti questi fastidiosi animali, che per essere riconosciuti basta sentire il rumore assordante che generano.
I segnali della presenza dei tarli (vedi come eliminarli) sono abbastanza evidenti: non solo è possibile ascoltare un rumore ed un fastidio continuo, ma è possibile trovare dei piccoli fori nei mobili, con intorno anche un po’ di segatura, tipica di quando il legno è stato rosicchiato. Gli animali sono molto voraci, e tendono a nutrirsi della polpa del legno, evitando di ingerire tutto quello che il loro organismo non posso sopportare. Ovviamente, è giusto dire che sono le larve quelle che tendono a mangiare il legno, mentre invece i tarli sono molto più propensi a lasciare le proprie uova in giro per il legno. Dunque, è possibile andare incontro a tantissime tipologie di tarli, ovvero quelle più piccole che arrivano quasi a 4 mm, e le più grandi che superano i 20 mm. È importante specificare che le uova sono molto più difficile da eliminare, e che bisogna assolutamente evitare che si depongano, quindi agire in tempo.
Eliminazione dei tarli: come fare
Eliminare i tarli nel legno è davvero difficile, per questo risulta essere un processo abbastanza lungo, che può richiedere anche un mese o due mesi di intervento. Per tale ragione è sempre bene consigliare di evitare il fai-da-te, ma di concentrarsi sulla presa in carica di un’équipe di esperti del settore, che possano attuare anche un sopralluogo e capire con che tipologia di tarlo sia ha a che fare. Individuare la grandezza e la specie è di vitale importanza, infatti soltanto in questo modo è possibile eliminare ogni singolo tarlo e attuare una disinfestazione completa.
Secondo gli esperti l’unica cosa che può uccidere i tarli e l’aria calda, quindi l’alta temperatura. Per fare ciò viene utilizzato molto spesso un sistema microonde, che pian piano, aumentando la temperatura, va ad uccidere tutti gli animali ed anche le uova. Si parte dal presupposto che il legno è capace di resistere anche a 200 °C, mentre invece i tarli non sono soliti resistere neanche agli 80°. Un’altra soluzione può essere quella di estendere aria calda in tutto l’ambiente, ma c’è da dire che questo sistema non è sempre utilizzato dagli esperti, anche perché risulta se non va attivo non solo per ritardi ma anche per gli uomini, e a dirla tutta può essere anche meno efficace dell’altro sistema a microonde. Infine è possibile utilizzare L’anidride carbonica.
In questo caso, con tale trattamento per i tarli, è possibile imballare con una sostanza in PVC, tutti quelli che sono i mobili della stanza. In questo caso i tarli rimangono senza aria, ed infatti subito dopo gli esperti iniettano anidride carbonica in modo che gli animali inizino a soffocare poi a morire uno ad uno.