AIRP: ecco i dati sul trasporto merci

AIRP: ecco i dati sul trasporto merci

Tutte le merci si muovono su strada prima o poi. Anche se il trasporto aereo, navale o su rotaia è importante per la logistica internazionale, quello su gomma ha un ruolo centrale e insostituibile nello smistamento delle merci sul territorio, raggiunto capillarmente solo dalla rete stradale. Negli ultimi anni l’autotrasporto merci è cresciuto in tutta Europa. Il dato arriva dal report stilato dall’Associazione Italiana Ricostruttori Gomme (Airp, in breve). Il suo Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile ha rielaborato i dati di Eurostat ricavando la crescita del settore dal 2015 al 2020. Nonostante la pandemia, i trasporti non si sono mai fermati: la flessione registrata infatti nel 2020 è stata minima. Quali sono allora le sfide per mantenere questa crescita e renderla sostenibile? La prima e più urgente è legata al personale qualificato. Da tutta l’Unione si alza il lamento delle aziende di trasporti: non ci sono abbastanza autisti. Solo nel 2021 l’ANSA ha registrato un vuoto del 22% in Polonia e del 62% in Romania, Stati leader del settore in occidente. Anche l’Italia non è in una buona situazione, con il 49% delle aziende che riportano un deficit. Per diventare autista di merci o persone il percorso è accessibile. Oltre alle patenti, bisogna completare la formazione sul corretto uso del cronotachigrafo digitale, strumento usato in tutta Europa per tracciare l’attività dei conducenti e i loro periodi di riposo. Rendere attrattiva e remunerativa la professione di autotrasportatore è uno snodo fondamentale per stare al passo con le attuali richieste del mercato.  

Trasporto merci: percentuali in crescita

Il rapporto dell’Associazione Italiana Ricostruttori Gomme ha rilevato un aumento dell’11.7% della quantità di merci trasportate per chilometro in Europa. Nello stesso periodo (2015-2020), l’Italia ha superato questo dato registrando un +14.1% e passando dunque da 116.820 milioni di tonnellate trasportate per chilometro a 133.265. La performance del nostro Paese rappresenta il terzo risultato migliore in tutta l’Unione. Davanti all’Italia troviamo solo la Polonia con un +36.1% e la Spagna con un +15.7%. Uno dei pochi Stati a ridurre il trasporto merci su gomma è stato la Germania, che è passata da 314.816 tonnellate per chilometro trasportate su strada nel 2015 a 304.613 nel 2020, segnando così un decremento del 3.2%.  

Covid e trasporto: come si è evoluta la situazione

L’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile ha incluso nella sua rilevazione anche il 2020 che, come sappiamo, è stato il primo anno di pandemia nonché il più intenso. Che impatto ha avuto dunque Covid-19 sul settore dell’autotrasporto merci? Gli Stati che hanno sofferto di più i lockdown e i problemi logistici internazionali sono stati l’Italia, la Spagna, la Francia e la Germania. Ecco le variazione del trasporto merci su gomma nei loro mercati tra 2019 e 2020:

  • Italia: -3.4%
  • Spagna: -2.9%
  • Francia: -2.5%
  • Germania: -2.3%

Allargando un po’ lo sguardo però la situazione migliora: in media in tutta l’Unione Europea il volume delle merci trasportate su strada è calato solo dello 0.9% tra 2019 e 2020. Una frenata dunque, che va a colpire un settore che fino a poco tempo prima era in costante espansione. Quali sono dunque oggi le grandi battaglie che l’autotrasporto merci deve combattere per riprendersi i suoi regolari tassi di crescita? Come abbiamo ricordato poco fa, la presenza del personale è una condizione senza la quale un’espansione non è possibile. Formare più autisti e incentivare le candidature resta un primo punto imprescindibile. La relazione con le burocrazie dei confini è un’altra grande questione. Con la pandemia gli Stati hanno introdotto più regole per entrare e uscire dai loro territori. Questo ha chiaramente un impatto su tutto il settore dei trasporti. Infine, abbiamo l’aumento dei prezzi dei carburanti e la sostenibilità. Due temi profondamente correlati e messi in primo piano dalla recente crisi Ucraina. La transizione verso combustibili più sostenibili non può più aspettare. Leggi anche l’articolo: Covid-19: come viaggiare in automobile

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