Come gestire un conto corrente cointestato

Come gestire un conto corrente cointestato

Il conto corrente cointestato è una tipologia di conto corrente in cui i titolari sono due persone oppure di più. Ognuna delle persone titolari possiede gli stessi diritti nella gestione del conto. Come ci spiega l’avvocato civilista Marco Ticozzi, il conto cointestato può essere di due tipologie: a firma disgiunta oppure a firma congiunta. Ogni titolare del conto può effettuare pagamenti e versare denaro. Come si apre un conto cointestato? Al momento dell’apertura del conto devono essere necessariamente presentati i documenti di tutti i soggetti interessati. I documenti necessari sono il codice fiscale e la carta d’identità. Oltre ai documenti occorre il deposito della firma originale da parte di tutti i titolari del conto. Un’altra cosa che potete fare è, se ne possedete già uno, trasformare un conto corrente tradizionale in cointestato. Nel caso seguente occorre depositare la firma del titolare aggiuntivo presso la banca nella quale si è aperto il conto tradizionale. Si può aprire anche un conto postale cointestato ed è possibile aprirlo anche online. Vedrete che aprire un conto cointestato non è così difficile come sembra, occorre scegliere saggiamente tra le due tipologie e prestare attenzione ai vari problemi che si possono presentare in futuro.

Tipologie di conto cointestato

Come abbiamo detto in precedenza il conto cointestato si divide in due tipologie. Il conto a firma disgiunta è quello in cui tutti i titolari possono operare con gli stessi diritti. In questa tipologia di conto è possibile per tutti: eseguire bonifici, acquistare, fare prelievi, accreditare lo stipendio e domiciliare le utenze. L’ideale per una coppia che in questo modo evita di avere le spese di mantenimento del conto raddoppiate. È la scelta ideale anche per pianificare dei risparmi per il futuro. Il conto a firma congiunta invece differisce per il fatto che per compiere le operazioni è necessaria la presenza di tutti i titolari. Il fattore più scomodo di questo tipo di conto è sicuramente far coincidere gli orari e gli impegni di tutti i titolari ogni qualvolta si deve effettuare un’operazione. La buona notizia è che potete passare in ogni momento da congiunto a disgiunto e viceversa in base alle vostre esigenze.

Eventuali problemi che possono accadere col conto cointestato

Cosa succede se uno dei titolari del conto cointestato ha un debito? In questo caso possono essere pignorate solamente il 50% delle somme presenti al momento del pignoramento. Il resto delle somme può essere prelevato dagli altri titolari del conto. Il prelievo può essere effettuato anche dal debitore stesso. Possono venire prelevate anche le somme successive al pignoramento, come ad esempio lo stipendio. Oltretutto non si possono pignorare somme che superano il credito aumentato della metà. Il pignoramento deve avvenire in regola, deve essere notificato anche alla banca dove il debitore ha aperto il conto. In caso di decesso di uno dei titolari del conto ci sono due vie: nel caso della firma disgiunta i restanti titolari possono continuare ad operare in autonomia (resta bloccata solo la somma del defunto), nel caso di firma congiunta le somme resteranno congelate e si dovrà aprire la successione. In caso di divorzio di uno dei coniugi in linea di massima le somme devono essere divise della metà. Anche se ci sono stati dei casi in cui a lavorare era solo uno dei coniugi quindi la somma nel conto non era stata divisa.

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