Consigli pratici su come ottimizzare un sito lato SEO
L’ottimizzazione di un sito lato SEO è una scelta efficace, che permette di ottenere degli ottimi risultati in fatto di visibilità e di credibilità, ma anche in fatto di conversione in traffico e guadagni. Un sito che è conosciuto (perché è stato correttamente indicizzato da Google e quindi è stato oggetto di una strategia di ottimizzazione) è, senza alcun dubbio, un sito che ha sicuramente delle buone speranze di raggiungere le vette della SERP e quindi di posizionarsi bene sui motori di ricerca. Lo scopo è quello di aumentare la visibilità, e quindi anche di renderlo credibile agli occhi degli utenti, che saranno sempre più interessati a leggere le informazioni che sono al suo interno ed eventualmente anche a fruire dei servizi offerti.
Va da sé che, per qualunque zona di proprio interesse ed in generale per qualunque tema, avere un sito ottimizzato per i motori di ricerca è la strada migliore per un buon posizionamento e, pertanto, anche quella che porta più facilmente al successo durevole nel tempo. Bisogna pertanto prima di tutto comprendere l’importanza di un buon lavoro di ottimizzazione, e lavorare in ambito SEO per ottenere i risultati sperati, ricordando che è fondamentale rivolgersi a persone esperte e qualificate.
Una strategia SEO di successo, infatti, è una strategia che tiene conto delle esigenze specifiche del singolo sito web. Tutto ciò che viene effettuato parte pertanto da una strategia su misura, che è stata studiata dall’esperto o dal consulente SEO, che ha quindi individuato il giusto metodo che faccia al caso specifico.
Best Pratice SEO sempre valide e utili
Come è facile intuire, fare un buon lavoro di posizionamento non è così facile e veloce come ci potremmo aspettare. Infatti, dietro a questo lavoro vi è lo studio degli algoritmi di Google, elementi indispensabili per il posizionamento, che tuttavia sono soggetti a notevoli cambiamenti e modifiche costanti: questo rende chiaramente difficile riuscire a fare delle previsioni valide su come questi cambiamenti potranno influenzare il sito. Quindi, è corretto impiegare correttamente delle Best Bratice SEO, delle attività che, a prescindere dagli algoritmi, possano comunque rappresentare il punto di partenza per un buon lavoro di ottimizzazione.
La SEO è quell’insieme di attività fatte per i motori di ricerca, e valide in quanto volte a migliorare il posizionamento organico di un sito web, laddove per posizionamento organico si intende un risultato ben diverso da quello a pagamento: infatti, i risultati di ricerca organica sono resi possibili con un lavoro naturale, e quindi non su sponsorizzazione o per mezzo del pagamento di annunci.
Pertanto, il posizionamento organico sui motori di ricerca può essere favorito con l’aiuto di alcune pratiche sempre valide. Tra di esse ricordiamo:
- Contenuti lunghi e ricchi di informazioni, di qualità e pronti a soddisfare gli obiettivi e le ricerche dell’utente. Quindi, i contenuti devono contenere anche delle parole chiave, preventivamente studiate dal SEO, ed inserite in modo naturale nel testo: oltre ad essi, va ottimizzato anche il titolo del singolo contenuto e la sua descrizione, e sarebbe bene anche utilizzare un linguaggio tecnico ma naturale, esaustivo e che vada dritto al punto. L’uso di un piano editoriale potrebbe essere un ottimo aiuto per stabilire il tipo di contenuto da utilizzare (le parole chiave, le immagini) testo per testo. Le keyword devono essere utilizzate in modo naturale: questo significa che non vi deve essere alcuna forzatura nell’inserimento delle parole chiave, in quanto il rischio sarebbe quello di fare una “sovraottimizzazione” e quindi di ottenere l’effetto contrario.
- Posizionamento delle keyword: dove va fatto? Come abbiamo anticipato, le keyword vanno inserite all’interno del testo in modo naturale e spontaneo. Ma dove vanno inserite? E perché esse vanno inserite all’interno dei contenuti del sito? Il motivo è semplice: per mezzo delle parole chiave noi stiamo comunicando a Google qual è l’argomento esatto dei nostri contenuti, e questo rende più facile per il motore di ricerca l’indicizzazione del sito e la scansione della pagina. Le parole chiave vanno quindi inserite: nei meta tag (titolo e descrizione), nell’URL della pagina, nel testo alternativo delle immagini correlate, nel menu del sito, negli H2 del contenuto, nelle immagini.
- Uso dei titoli: devono essere univoci e descrittivi, in quanto essi rappresentano un po’ il biglietto da visita del contenuto. Quindi, è importante che essi vadano utilizzati nel modo corretto: essi devono essere accurati e descrivere correttamente i contenuti della pagina a cui fanno riferimento. Sarebbe ottimo non superare i 50-60 caratteri per titolo, inserendo all’inizio la keyword principale in maniera da descrivere meglio il contenuto della pagina.
- Uso della Meta Description. Anche se non è da considerarsi come un fattore importante per il posizionamento, il meta tag description è comunque molto interessante perché può essere usato da Google per fornire all’utente delle indicazioni precise sull’argomento del sito o della pagina. Per evitare che essa venga tagliata, è necessario che la descrizione non superi i 160 caratteri. Inoltre, può essere molto utile usufruire delle parole chiave.
- Link Building. Una buona struttura di link può essere utile per far conoscere il nostro sito e quindi aumentare la nostra rete di contatti. A questo proposito, occorre ricordare che, sebbene esistano tre tipi principali di categorie di link (link interni ossia quelli che portano ad altre pagine dello stesso sito; link in uscita, ossia quelli che indirizzano a pagine di altri siti; link in entrata, ossia quelli che puntano al nostro sito) è importante ricordare che sono soprattutto i link in entrata a portare maggiori benefici in termini di SEO. A fare la differenza, comunque, non è la quantità di link (anche qui bisogna fare attenzione alla sovraottimizzazione) ma la loro qualità: se un link che punta al nostro sito proviene da una fonte autorevole e pertinente, esso vale molto di più anche rispetto a dieci link in entrata non pertinenti o di ambito diverso.