Una vacanza in Cilento, cosa vedere

Una vacanza in Cilento, cosa vedere

Territorio dell’attuale Campania, dalle antiche origini, popolato anche nella preistoria, il Cilento è una delle meraviglie italiane grazie alle sue molte tradizioni, ai paesaggi della natura ed alla cultura che si percepisce in tutte le località del territorio. Tra le cose da fare nel Cilento anche la possibilità di degustare i vini ed i piatti tipici locali. Vediamo insieme cosa vedere nel Cilento (leggi i consigli di Baia Marticana) durante una visita o una vacanza.

Visitare il Cilento

Il Cilento è un territorio da visitare con la famiglia sia in estate che in inverno con molti luoghi che richiamano anche a leggende antiche come quelle delle Sirene che ammaliarono Ulisse nel suo viaggio, oppure il naufragio di Palinuro, il nocchiere dell’eroe virgiliano Enea. Scegliere cosa visitare e cosa vedere nel Cilento è facile data la grande varietà di siti e località che offrono tradizioni, monumenti e cultura tanto che diventa difficile vedere tutto e quindi si devono fare delle scelte preliminari. Il meraviglioso Parco Nazionale, che si trova nel territorio del Cilento, dal 1997 è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità.

Tra le scelte possibili su cosa fare nel Cilento nel corso di una vacanza, una delle più belle è quella di visitare il borgo di Castellabate, che oltre ad essere compreso tra i Borghi più bell’Italia, è stato anche dichiarato “Patrimonio dell’Umanità” da parte dell’Unesco. Un altro itinerario degno di essere seguito per gli amanti della storia è quello che porta al Parco Archeologico di Paestum, all’interno del quale sono situati alcuni templi risalenti ai tempi della Magna Grecia, e il parco archeologico degli “Scavi di Vella”. Spostandoci sulla costa si possono visitare località come Camerota, Palinuro e San Giovanni a Piro, che si trovano in un tratto di costa che vede stupende grotte che si possono paragonare a quelle di Capri.

Cosa vedere nel Cilento interno

Anche il Cilento interno e l’area del Vallo di Diano offrono la possibilità di visitare località di grande attrazione come San Mauro Cilento che è conosciuto per la produzione di un olio extravergine d’oliva che viene esportato in tutto il mondo ed è molto apprezzato. Rocca Cilento è tra le località più visitate soprattutto per il suo castello medievale dal magnifico aspetto, restaurato di recente e restituito al suo antico splendore. Tra le cose da fare in Cilento è assolutamente imperdibile una visita all’Oasi WWF di Morigerati, con i Capelli di Venere, la più romantica cascata del meridione italiano. Raggiungendo Vatolla si può visitare Palazzo Vargas, che per alcuni anni fu la dimora del grande filosofo Giambattista Vico. Altri luoghi da visitare in Cilento sono la Certosa di Padula e San Severino, un paese fantasma che regala grandi emozioni.

Il Cilento da vedere nel corso di una visita breve

Chi ha a disposizione solo un weekend lungo di tre giorni, per visitare il Cilento, può abbinare ad una visita a Paestum, quella a Castellabate, con un meraviglioso centro storico, e Punta Licosa. Il paesaggio culturale del borgo, caratterizzato da un centro storico a struttura medievale, con vicoletti e stradine che si intersecano e sono punteggiate di archi, piccole gradinate e case intercomunicanti oltre a slarghi e palazzi. A Castellabate si trova anche il castello, la cui costruzione fu voluta da San Costabile, legata anche alla trasformazione fondiaria della zona, in origine paludosa e poi bonificata dai contadini ai quali era stata data la terra da coltivare.

A Castellabate si possono visitare anche due ville che si trovano alle estremità del borgo, Villa Matarazzo e Villa Principe di Belmonte. Tra le chiese risalenti a quel periodo la basilica di Santa Maria de Giulia, con una splendida facciata di epoca cinquecentesca e un campanile di quattro piani di altezza. L’interno, che è sviluppato su tre navate, vede la presenza di vari dipinti di grande pregio come il “Polittico con la Vergine in trono con bambino”. Di fronte alla basilica una chiesa più piccola, quella del Rosario, eretta nel Cinquecento, è caratterizzata da una sola navata con una bellissima volta a cassettoni, e da un altare in marmo policromo realizzato nel Settecento.

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